Il punto è che nessuna azione è giusta o sbagliata, ma ognuna può fare da specchio
al nostro modo di reagire, nella vita
-G. Ruia-
La Maieutica Io-somatica è la metodica operativa della Sigmasofia per sostenere e orientare il ricercatore (che ne fa richiesta) all’approfondimento della conoscenza di sé. È stato scelto il termine Maieutica in base alla sua etimologia greca (maieuein), nel significato del tirare fuori, dare alla luce i propri contenuti: emozionali, relazionali, psichici, corporei, da qui l’aggettivo/applicativo Io-somatica, ad indicare l’unione inscindibile delle varie componenti che compongono l’essere umano e che, spesso inconsapevolmente, ma inevitabilmente, si intersecano come l’uno espressione dell’altra, anche se su piani apparentemente diversi (appunto quello corporeo-somatico e quello emozionale-psichico). La Sigmasofia estende la branca delI’Io-somatica a quella autopoietica: durante il percorso autoconoscitivo-formativo il ricercatore verrà accompagnato alla percezione diretta del campo vitale che anima lui stesso, e ciò che lo circonda, e che, in quanto vitale, sottende a qualunque manifestazione dei suoi contenuti Io-somatici.
I principali strumenti operativi che costituiscono il setting sono:
1- le Autopoiesi Io-somatiche,
consistenti in vissuti a mediazione corporea, quindi attraverso la comunicazione non verbale, mediante l’eventuale utilizzo di oggetti mediatori autopoietici (in palestra: palle, corde, cerchi, tubi, stoffe, colori, ecc. in natura: foglie, argilla, acqua, rocce, ecc.) con lo scopo di facilitare l’espressione dei propri vissuti emotivo-relazionali, attraverso l’espressione spontanea e il gioco libero su tematiche opportunatamente scelte di volta in volta dal Maieuta. In questa fase del setting si utilizza il registro simbolico-reale, ossia le emozioni, le relazioni che spontaneamente emergeranno in base ai vissuti creatisi (mai pre-determinati), quindi reali, saranno decodificate come simbolo di ciò che il ricercatore vive nel suo quotidiano.
2 – il Momento analitico autopoietico,
consistente nell’elaborazione verbale di quanto vissuto nella precedente fase, orientata dal Maieuta, che avrà partecipato fisicamente ad essa, attraverso mirate domande e rimandi che facilitino il riconoscimento delle analogie di quanto vissuto in sala con le proprie modalità relazionali nel quotidiano.
3 – le Autopoiesi olosgrafiche,
consistenti in meditazioni statiche e dinamiche miranti alla percezione diretta del campo vitale che sottende a qualunque espressione Io-somatica, e del vivente, con la finalità di estendere la propria consapevolezza vissuta anche su componenti di solito non prese in considerazione tanto quanto gli aspetti emotivi, ma che invece si scoprirà, vissuto dopo vissuto, essere determinanti nella relativizzazione dell’identificazione-fissazione discrasica in essi e nella conseguente scoperta vissuta di fruibilità di spazi autorigenerativi.
Il setting si può avvalere anche degli altri settori-modalità operative in cui si articola la Sigmasofia e si declina il
quali:
Ecologico
comprendente l’Ecologia coscienziale e i Viaggi della conoscenza, che consistono nell’esperienza penetrata della natura, dell’Oikos, ossia dell’ambiente interno-esterno, attraverso escursioni in ambienti di particolare interesse naturalistico, archeologico ed energetico, in Italia e all’Estero, mediante Trekking, Arrampicata, Torrentismo autopoietici. I percorsi e le relative tecniche specifiche vengono affrontate nell’ottica della progressione Io-somatica ed autopoietica, ossia della risonanza emotiva, simbolica-reale e dell’apprendimento della strategia di superamento dei possibili ostacoli-situazioni di vita, decodificati ed elaborati.
Pedagogico-psicagogico
È il settore rivolto prevalentemente a genitori, figli e insegnanti. Si avvale principalmente dell’Io-somatica, con particolare risalto ad attività svolte in natura, attraverso l’Ecologia coscienziale, e alle attività artistiche, in senso ampio. È una scuola per la vita, quindi non ha come finalità l’inserimento nel socio-culturale dell’epoca, quanto la scoperta vissuta degli strumenti per affrontare qualunque situazione di vita.
Autorigenerativo
È il settore preposto all’approfondimento della patologia intesa come componente esprimibile dall’Io e delle cause Io-somatiche che possono averla determinata, nonché delle tecnologie operative per conoscerla, nelle sue causalità Io-somatiche appunto, risalirla nelle sue componenti sovrasensibili, ossia il campo vitale senza il quale non potremmo esistere e quindi neanche produrre la malattia, la cui consapevolezza vissuta permette di ridurre il suo potere di assorbimento e quindi la disidentificazione, per poterla transmutare, in significati più ampi e consapevoli, a volte potendone determinare la remissione. Il settore dell’Autorigenerazione dà particolare risalto alla profilassi, ossia a quella condizione che non ha più bisogno di produrre sintomi.
Artistico
È il settore che si occupa della valorizzazione dell’aspetto autorigenerativo dell’arte, che può trovare espressione delle varie manifestazioni esterne, ma che è anche e soprattutto riconoscimento dell’arte di vivere.
Autopoietico
È il settore di ∑ophy Martial Art, costituito da allenamenti Io-somatici, per potenziare la psiche attraverso il corpo e il corpo attraverso la psiche, sono previsti anche allenamenti particolarmente duri, per allenare la resistenza e forgiare l’Io. Le pratiche marziali sono finalizzate al saper trovare il punto d’incontro e di fusione con l’altro-parte di sé (e non di sopraffazione dell’altro) che trovano espressione in una particolare danza denominata autopoietica.
Bios-etico
Si occupa del riconoscimento vissuto di essere parte-Universi e Universi parte, ossia di essere parte inscindibile di un tutto funzionale. Da quest’ottica vissuta, scaturisce il riconoscimento della bios-etica, la propria etica e morale di vita che trascende l’acquisito in forme di riconoscimento più ampie, al di là della religione e del laicismo, e che valorizza il diritto-dovere all’autodeterminazione.
Gli incontri possono essere individuali o per piccoli gruppi.
Ogni Protocollo autopoietico sarà specifico e concordato per colei/colui a cui è rivolto.